Discussione:
Nam Myoho Renge Kyo
(troppo vecchio per rispondere)
Albatros
19 anni fa
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Buongiorno a tutti.
Per curiosità da circa 1 mese sto frequentando un gruppo di meditazione
buddista.
In passato e soprattutto adesso non faccio altro che ascoltare testimonianze
positive da parte di chi pratica come se la meditazione ti cambiasse
completamente la vita e, dal momento che non ci sono finalità di lucro o
cose simili, inizio a credere che ci sia estrema sincerità e buona fede in
tali testimonianze.
Premetto che sono ateo, razionale, e che ritengo che tutto possa avere una
spiegazione che non sia nè trascendente nè metafisica.
Ora la mia domanda è questa: quali sono gli ingredienti così potenti della
meditazione da farti cambiare o comunque migliorare decisamente la qualità
della vita?
E' la logica del gruppo che non fa altro che ripeterti che non ci sono
ostacoli che non puoi superare a renderti vincente? Sono i racconti degli
altri che ti infondono fiducia e voglia di farcela anche per quegli aspetti
della vita che magari hai sempre trascurato per una soggettiva inettitudine?
Insomma io non posso credere che una nenia di cui non sei neppure tenuto a
conoscere il significato e una semplice ritualità possano da sole
cambiarti il destino.
Mi piacerebbe avere una spiegazione psicologica della faccenda.
Grazie

Albatros
frengo
19 anni fa
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...
Ciao, non sono uno psicologo ma anch'io, come te, ho avvertito interesse per
queste cose. Anch'io, come te, sono ateo o almeno agnostico e razionale e
credo che, in effetti, se davvero queste pratiche possono fare qualcosa,
deve esserci una spiegazione logica. Il fatto che la scienza non sia
attualmente in grado di fornirla non significa che non ci sia, probabilmente
ci sarà in futuro.
Inizialmente, interessato all'aspetto mentale delle arti marziali, mi ero
informato su zen, meditazione ecc. come sistemi per potenziare
l'autocontrollo e le capacità, anche fisiche o psicofisiche che, a quanto
pare, sono influenzate da queste pratiche (se eseguite correttamente e con
costanza), per quanto assurdo possa sembrare. (I samurai, realmente, nel
pieno della battaglia non provavano alcuna emozione ed agivano come perfette
macchine da guerra, come robot; i ninja erano i grado di rallentare il
battito cardiaco per resistere oltre mezz'ora sott'acqua, senza respirare; e
così via...).
Da quanto ho capito, si tratta di produrre, a questo livello, una sorta di
auto-plagio - in senso positivo - e di "alcol" prodotto dal nostro
organismo, che altera anche la percezione della realtà.
Infatti, il ripetere continuamente una nenia, non ha effetto perchè se ne
comprende il significato, ma perchè un suono ripetuto per un tempo
indeterminato, presumibilmente lungo, alla fine genera una sorta di
alterazione nella percezione della realtà (anche gli sciamani fanno
altrettanto e, a ben vedere, i nostri "santi" con il ripetere fino
all'ossessione preghiere e rosari, da cui visioni mistiche e
quant'altro...).
Certamente tutto ciò non ha gli effetti collaterali negativi delle droghe
ma, in realtà, il risultato è lo stesso.
Ti dico queste cose perchè credo che tu, come me, sei interessato alla
questione per motivi "pratici", cioè per ottenere risultati concreti -
miglioramenti - in qualche settore della tua vita, e non perchè devi
"ritrovare te stesso" o cose del genere. Insomma, credo che lo stesso si
potrebbe ottenere con il training autogeno o altro, non necessariamente con
la meditazione buddista.
Ad un livello superiore, invece, la meditazione è un esercizio per aiutare
l'individuo a trascendere l'ego, a prendere consapevolezza del suo vero sè,
della sua essenza... ti sto ripetendo cose che ho letto (e capito fino ad un
certo punto...) in quanto è veramente difficile riuscire a comprendere il
significato di queste dottrine, specie per gli occidentali come noi; ad ogni
modo la meditazione, come ho detto, servirebbe per "svegliarti" (infatti
l'uomo comune sarebbe come un robot inconsapevole della vera realtà ed anche
di se stesso). Il risveglio presuppone l'abbandono dell'ego, dell"io sono",
per potersi confondere con il tutto, in armonia con esso. A quel punto (il
culmine è "l'illuminazione"), tutto perderebbe di significato - anche lo
spazio, il tempo, e la morte - e si creerebbe il vuoto che verrebbe poi
riempito, in un secondo momento, da questo tutto, da questa consapevolezza
estesa all'infinito, e non limitata all'ego individuale. (Se ti interessa
puoi leggere i libri di Osho).
Guarda, è un vero casino :-)
Ma, in fin dei conti, quello che a te interessa sono risultati pratici, ed
allora ti ripeto che è molto probabile che la meditazione, come il training
autogeno, riesca a sviluppare maggior autocontrollo, determinazione, riesca
a rimuovere determinati ostacoli (paure, timidezze, ecc.).
In questo senso può cambiare la vita delle persone. Ma io diffiderei da chi
dice di esserne stato trasformato in senso metafisico, perchè probabilmente,
anche se è in buona fede, si tratta di autosuggestione.
Il cambiamento potrebbe darlo, in teoria, la seconda interpretazione che ti
ho dato... ma raggiungere quel livello di consapevolezza (illuminazione) mi
pare molto difficile, tanto è vero che non sono molti i Budda in
circolazione :-) E anche questo, poi, è tutto da dimostrare.
La questione meriterebbe di essere approfondita con degli esperti (seri, non
sedicenti tali, che pullulano ovunque); io mi fermo qui.
Ciao.
Luca
19 anni fa
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Post by Albatros
Buongiorno a tutti.
Per curiosità da circa 1 mese sto frequentando un gruppo di meditazione
buddista.
Dipende tutto dalla corrente che stai frequentando;
se e la Soka Gakay allora cadi male
quelli non sono buddisti, ma solo una setta che pratica lavaggio del
cervello.
definirli buddisti e un offesa per chi e veramente buddista.
E parlo ocn cognizione di causa ^^

Luca
Ragno
19 anni fa
Permalink
Post by Albatros
Per curiosità da circa 1 mese sto frequentando un gruppo di meditazione
buddista.
Cosa ti ha spinto?
Post by Albatros
In passato e soprattutto adesso non faccio altro che ascoltare testimonianze
positive da parte di chi pratica come se la meditazione ti cambiasse
completamente la vita e, dal momento che non ci sono finalità di lucro o
cose simili, inizio a credere che ci sia estrema sincerità e buona fede in
tali testimonianze.
Di sicuro può "far bene", dipende come è fatta (come è insegnata) e da
chi è fatta, cioè da te e dal tuo atteggiamento.
Post by Albatros
Premetto che sono ateo, razionale, e che ritengo che tutto possa avere una
spiegazione che non sia nè trascendente nè metafisica.
Ciò è male :PPP
Allora, se è vero, come mai ti attira la meditazione, che è tutto
l'opposto di ateismo e non-spiritualità??
(pensaci per davvero...)
Post by Albatros
E' la logica del gruppo che non fa altro che ripeterti che non ci sono
ostacoli che non puoi superare a renderti vincente?
Non direi...
Post by Albatros
Sono i racconti degli
altri che ti infondono fiducia e voglia di farcela anche per quegli aspetti
della vita che magari hai sempre trascurato per una soggettiva inettitudine?
Nemmeno... la meditazione è sempre meglio farsela da soli in un luogo
appartato...
Post by Albatros
Insomma io non posso credere che una nenia di cui non sei neppure tenuto a
conoscere il significato e una semplice ritualità possano da sole
cambiarti il destino.
Infatti non possono...
Post by Albatros
Mi piacerebbe avere una spiegazione psicologica della faccenda.
Mi sa che non ci sia... la ragione, per fortuna, non spiega tutto, anzi
;)
--
Ragno
http://ragnazz.altervista.org
Grande Pino
19 anni fa
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Post by Ragno
Ciò è male :PPP
Allora, se è vero, come mai ti attira la meditazione, che è tutto
l'opposto di ateismo e non-spiritualità??
(pensaci per davvero...)
Su questo non sono daccordo, e utilizzerò questo punto per dare anche una
risposta ad Albatros.
Anche io sono ateo nel senso cristiano del termine, ma sono molto attratto
dalla meditazione.
Il concetto di "spiritualità" o di religione nel senso cristiano sono basati
su un concetto fondamentale, quello della fede.
Il concetto di fede cioè si basa sul fatto che a determinate cose bisogna
credere senza esperienza diretta.
Un "ateo materialista razionale" come me, come Albatros, non può cedere
all'idea di credere ad un qualcosa che va contro ogni logica e per di più
senza averne una minima esperienza, una minima visione, un minimo contatto.
Tuttavia, non tutte le "religioni" per fortuna sono così, alcune di quelle
orientali (che in un certo senso non definirei religioni, ma filosofie) si
basano invece proprio sull'esperienza diretta che si può fare a partire da
ciò che noi possediamo, il corpo, la mente e tutto il nostro apparato
neurologico.
Non c'è in buona sostanza l'idea di un dio, di una cosa che sta li ed è un
entità separata dalla realtà, ma esiste semplicemente una concezione di
armonia dell'universo, concezione che è perfettamente "logica" da un punto
di vista razionale, ma che comunque dovremmo arrivare a sentire, a toccare
con mano.
Arrivarci è un lavoro di sensibilità, che può e deve passare attraverso
tanti aspetti differenti e complementari tra loro, ragionamento, un cambio
di psicologia, di emotività e anche di fisicità.
La meditazione non è, di per se, uno strumento definitivo, ma è UNO
strumento, la cui utilità può essere quella semplicemente di riuscire a
renderci più "focalizzati", cioè meno distratti dai pensieri e dunque più
pronti a cogliere certi aspetti.
Ragno
19 anni fa
Permalink
Post by Grande Pino
Il concetto di "spiritualità" o di religione nel senso cristiano sono basati
su un concetto fondamentale, quello della fede.
Giustamente... non è cosa "per tutti" riuscire ad andare al di là della
fede...
Post by Grande Pino
Il concetto di fede cioè si basa sul fatto che a determinate cose bisogna
credere senza esperienza diretta.
Giustamente, vedi sopra... (pero' capisco cmq il tuo punto di vista eh!)
Post by Grande Pino
Tuttavia, non tutte le "religioni" per fortuna sono così, alcune di quelle
orientali (che in un certo senso non definirei religioni, ma filosofie)
Questo è un errore, nel senso che le dottrine o tradizioni orientali
possono essere chiamate filosofie solo se si utilizza il termine ne suo
senson "stretto"... mentre è errato chiamarle filosofie se cosi facendo
le si paragona alle filosofie occidentali...
Post by Grande Pino
basano invece proprio sull'esperienza diretta che si può fare a partire da
ciò che noi possediamo, il corpo, la mente e tutto il nostro apparato
neurologico.
Vero in parte... è vero pero' anche che se non credi in quello che fai,
nell'esperienza che stai facendo, difficilmente avrai veri risultati..
Post by Grande Pino
Non c'è in buona sostanza l'idea di un dio, di una cosa che sta li ed è un
entità separata dalla realtà
C'è Dio eccome, ma non è certo separato dalla realtà, come non lo è
pero' neppure nel cristianesimo ;)
Post by Grande Pino
ma esiste semplicemente una concezione di
armonia dell'universo, concezione che è perfettamente "logica" da un punto
di vista razionale, ma che comunque dovremmo arrivare a sentire, a toccare
con mano.
Mica vero... c'è si questa "armonia" o dharma se vogliamo, ma il dharma
è la "legge" di Dio ;)
Post by Grande Pino
La meditazione non è, di per se, uno strumento definitivo, ma è UNO
strumento, la cui utilità può essere quella semplicemente di riuscire a
renderci più "focalizzati", cioè meno distratti dai pensieri e dunque più
pronti a cogliere certi aspetti.
Ok questo è un aspetto, il più superficiale, della meditazione, il resto
è molto ma molto di più :)
--
Ragno
http://ragnazz.altervista.org
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